Livorno, la più grande città sul mare della Toscana, regala al visitatore un’immagine di solarità, apertura e generosità con le sue strade ampie, il lungomare, la buona cucina e l’accoglienza tipica dei livornesi.

Nata nel Medioevo, sviluppatasi nel Rinascimento come città ideale concepita dall’architetto Bernardo Buontalenti, essa potenzia le sue capacità di crescita mercantile, commerciale e portuale a cavallo tra il XVII e il XVIII secolo, epoca in cui viene costruito il famoso quartiere della Venezia Nuova, romantico e affascinante con i fossi e i ponti che si snodano lungo un percorso a pelo d’acqua nelle cantine dei palii remieri ed in quelle dei pescatori che possono essere colti nell’atto di compiere tra le mansioni giornaliere più antiche, quello di rammagliare le reti.

L’atmosfera di tolleranza religiosa e culturale poi, si vive nella presenza delle numerose chiese di fede non cristiana, come quelle, fra le altre, Olandese-Alemanna, Valdese, Inglese, Greca, Ebrea; è grazie infatti alle leggi Livornine del 1591-93 volute da Ferdinando I de’ Medici che in questa città sono giunti da ogni parte d’Europa etnie, popoli e religioni diverse che hanno dato vita ad una comunità moderna intrisa di principi di tolleranza ed uguaglianza tali da anticipare i valori della Costituzione Americana e della Rivoluzione Francese. Non è un caso infatti se è proprio nella città labronica che gli ideali dell’Illuminismo sono stati accolti ed osservati permettendo persino la stampa di testi e letture invise nel resto d’Europa, come ad esempio “Dei delitti e delle pene” di C. Beccaria.

Livorno è dunque il risultato di mescolanza multirazziale e vigore marinaresco i quali ben si esprimono nel piatto e nella bevanda tipici livornesi: il cacciucco (zuppa asciutta di dodici pesci poveri condita con pomodoro) e il ponce (una bevanda alcolica che si ispira al seicentesco punch inglese, portato nella città toscana dai marinai di sua maestà britannica).

E’ facile innamorarsi del lungomare labronico, il più antico d’Italia (1835), assaporare l’atmosfera Liberty dell’Hotel Palazzo e degli stabilimenti balneari, attestati già dal 1780, ed infine sentirsi a casa propria affacciandosi sul più grande “davanzale” sul mare d’Europa: la Terrazza Mascagni, sulla quale sorge il moderno Acquario, secondo in tutta Italia.

Livorno è anche città di pittori, teatri e musicisti: dai Macchiaioli Giovanni Fattori, Ulvi Liegi e Silvestro Lega le cui opere più importanti sono ammirabili all’interno del Museo Fattori dentro la Villa Mimbelli, al neoclassico Teatro Goldoni nel quale è possibile immergersi nell’ascolto de “La Cavalleria Rusticana” del livornese Pietro Mascagni.

Infine l’elevata spiritualità che trasmette il Santuario di Montenero (il quale sorge sulla vicina collina omonima), restituisce meditazione nella sua magnifica chiesa barocca e nei corridoi che ospitano gli ex voto di marinai e popolani livornesi sin dal ‘700 e regala una suprema veduta sul mare, le isole di Capraia e Gorgona, Livorno e persino Pisa.